aspies mentoring

La figura del mentore per le persone asperger nasce nei paesi anglosassoni ed è concepito come un misto tra un amico, una guida e a volte un insegnante, con il quale condividere delle attività di tempo libero o percorsi più strutturati. La filosofia è quella di contribuire in modo significativo e rispettoso delle differenze proprie della persona neuro diversa, al raggiungimento della consapevolezza di sé, alla fiducia in sé stessi e all’auto-efficacia. L’aspie beneficia nel seguire un intervento educativo di tipo cognitivo comportamentale, che includa essenzialmente un training alle abilità sociali e al riconoscimento e alla gestione delle emozioni. Il mentore nasce come una guida che l’accompagna nella vita di tutti giorni, fungendo da “interfaccia sociale” nel sottile lavoro di decodifica dei codici di condotta sottintesi che regolano il nostro vivere sociale.

Nel frattempo l’Officina, muovendosi all’interno della pratica quotidiana, pedagogica ed educativa, ha avuto la possibilità di sviluppare una metodologia di supporto alla neurodiversità che affonda le proprie radici nell’educazione cognitivo affettiva, ma che non solo in questa si esaurisce. La necessità per tutte le persone neurodiverse di scoprire e sostenere la propria identità partendo dalla consapevolezza positiva delle proprie differenze, ha permesso di definire percorsi educativi che vedono nella consapevolezza di sé, dei propri punti di forza e non solo delle difficoltà, la fondamentale base di partenza.

All’interno di questa cornice culturale, oltre che educativa, ha assunto un ruolo fondamentale la pratica del mentoring, da una parte, e il potenziamento delle abilità e naturali predisposizioni del singolo individuo, dall’altra. Il mentoring per la neurodiversità offre infatti la possibilità unica di proporre una visione positiva, dall’interno, delle specificità di ciascuno, e nel contempo pone le più feconde radici per il cambiamento necessario alla realizzazione del sé.

Date queste premesse, all’interno dell’Officina Pedagogica ad oggi si costruiscono percorsi di supporto per la neurodiversità definiti sulla base dei bisogni e delle caratteristiche di ogni singola persona, attraverso la pratica della scoperta di se stessi, l’acquisizione di personali strumenti di regolazione emotiva, il potenziamento delle proprie abilità e predisposizioni, nella certezza che la piena consapevolezza di sé faccia davvero la differenza.

 

Per informazioni: Manuela 3477109575.